venerdì 12 marzo 2010

Gabrielle Bonheur "Coco" Chanel



In questo primo post voglio parlare della mia stilista preferita, colei che con la sua opera ha rivoluzionato il concetto di femminilità e si è imposta come figura fondamentale del fashion design e della cultura popolare del XX secolo.



Lo stile di Gabrielle Chanel è rivoluzionario per gli anni venti: crea infatti non solo nuovi abiti e nuovi marchi, ma un intero nuovo stile di vita. Disegnò innanzitutto cappelli molto vistosi, e soltanto dopo molti anni cominciò a creare qualche abito. Successivamente si dedicò anche alle borse giganti, ai profumi (come lo storico Chanel n°5), alle scarpe bicolore per slanciare le gambe, agli orologi unisex ed alla bigiotteria. Interpretando in concreto lo spirito modernista dell'epoca, Gabrielle si prefigge una nuova immagine di donna, liberata e indipendente dagli uomini: una donna libera e rivoluzionaria, moderna e all'avanguardia.

Coco Chanel ha saputo dar voce al bisogno di un'effettiva riforma sociale del ruolo e dello stile di vita delle donne della sua epoca. Donne che mentre i mariti e i padri erano al fronte avevano dovuto lavorare, e avevano goduto di un'indipendenza prima sconosciuta. Donne che avevano anche cominciato a praticare degli sport, e che esigevano praticità e funzionalità nel vestiario, senza rinunciare alle seducenti qualità comunque richieste da una toilette femminile. I tessuti preferiti dalla stilista sono il tweed ed il jersey, che intagliati nei tailleur diventeranno un must. Colori preferiti il bianco e il nero, a cui si aggiungevano il blu scuro, il beige ed il grigio.

La consapevolezza del proprio corpo, la comodità e la mascolinità opportunamente mescolata alla femminilità, sono i principi cui attinse per sedurre le donne (e gli uomini) con le sue creazioni. Il suo stile è passato alla storia come sinonimo di eleganza, raffinatezza e modernità unita al comfort. Una cosa che è importante ricordare è che Coco è stata una delle prime donne a indossare i pantaloni (per andare a cavallo!)

"Se sei nato senz'ali", soleva dire, "non fare nulla per impedire loro di crescere". Per colei secondo cui "la moda passa, ma lo stile resta", sussurrare sul letto di morte alla propria cameriera: "Vedi, così si muore", deve essere sembrato la cosa più naturale.


P.s.: confesso che ogni nota biografica e ogni pezzo riguardante la carriera, è copiato e incollato direttamente da Internet..e ammetto che continuerò con questo metodo anche nei prossimi post! =)

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